San Giovanni Battista, san Pietro e altro santo - Sant’Andrea ed altro santo
Starnina, Gherardo di Jacopo detto (notizie 1387 - 1413)
Questi frammenti di formato allungato, con le relative sinopie, provengono dal sottarco della cappella della Purificazione nella chiesa degli Agostiniani, dove lo Starnina dipinse il ciclo con le Storie della Vergine entro il 1409, su commissione della Compagnia della Nunziata della Veste Nera. Nascosti sotto lo scialbo eseguito in occasione dei rinnovamenti settecenteschi della chiesa, furono recuperati da Ugo Procacci nel 1943: altri frammenti della decorazione si conservano ancora nella chiesa degli Agostiniani. Sono una testimonianza molto importante dell’attività di questo artista del quale rimangono non molte opere, ma il cui ruolo è centrale negli svolgimenti della pittura fiorentina a cavallo tra XIV e XV secolo. Dopo un soggiorno durato circa un decennio in Spagna, a Valenza, il pittore rientrò a Firenze intorno al 1401 riportandovi uno stile del tutto nuovo, aggiornato sulle istanze di gusto cortese e naturalistico, sui ritmi fluenti e decorativi che vengono indicati sotto la denominazione di Gotico Internazionale. Tali apporti vivificarono la cultura fiorentina, ancora assestata sulla grande tradizione giottesca declinata in varie forme dalle botteghe dei Gaddi e di Orcagna, con l’inserzione di quella vivacità narrativa e coloristica, di caratterizzazioni espressive delle fisionomie e di senso dell’ornato, tipiche dell’arte iberica. In questo senso vanno lette le espressione accigliate e burbere dei personaggi, gli sguardi guizzanti e i delicati accordi cromatici dei frammenti empolesi.