Madonna col Bambino
Della Robbia Andrea (Firenze, 1435 - 1525)
Il gruppo scultoreo, inserito in una edicola incorniciata da lesene con panoplie all’antica, era collocato all’esterno del Palazzo Pretorio empolese ed è collegato a un episodio di particolare rilevanza nella storia della città. Le cronache locali narrano infatti che nel giorno del Corpus Domini del 1518, durante la processione, Zaccaria d’Isacco – ebreo e prestatore a usura – fu accusato di aver gettato deliberatamente immondizia sul tabernacolo del Santissimo. Il rischio di disordini, istigato anche dal clima di antisemitismo che circondava la comunità ebraica, indusse il podestà Domenico Parigi a informare gli Otto di Balìa, la magistratura fiorentina che svolgeva compiti di controllo e vigilanza. Fu stabilito così di allontanare il presunto colpevole da Empoli, imponendogli un pagamento di dieci fiorini in oro destinati all’edificazione di un tabernacolo, raffigurante la Vergine, che doveva essere murato su Palazzo Pretorio.
La Madonna a figura intera sostiene il Bambino, oggi acefalo, che stringe tra le mani un uccellino. In alto, nella centina, è la colomba dello Spirito Santo mentre nella cartella inferiore, tra le due mensole, appare il tondo con lo stemma degli Otto di Balìa. Il tabernacolo fu commissionato proprio ad Andrea della Robbia e ne costituisce l’ultimo lavoro documentato.
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