Teste Angeliche
Scuola fiorentina
I due frammenti furono scoperti nel 1943 sotto il pavimento della cappella della Santa Croce, detta anche di Sant’Elena, nella chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani. Pazientemente ricomposti, furono collocati in Pinacoteca in occasione del riordinamento del 1956. Erano parte di un ciclo abbattuto e utilizzato come materiale di riporto per l’impiantito della cappella, rinnovata alla fine del Settecento. Nel 1792, infatti, un devoto sagrestano volle destinare i suoi risparmi per l’«abbellimento» della cappella e ottenne dai Padri riuniti in capitolo il permesso di «scortecciare, intonacare, e rintonacare». Si trattava della cappella in cui, nel 1424, Masolino aveva affrescato le Storie della Vera Croce, di cui rimangono attualmente solo pochi frammenti.
Lo stato estremamente lacunoso dei due affreschi rende difficoltosa la loro valutazione stilistica per la quale sono stati evidenziati legami con la tradizione giottesca, ipotizzando una datazione sulla fine del secolo XIV (Paolucci 1985).